Drȏme-
Ardèche – Auvergne LUGLIO 2014
11/7/14
Sosta notte a Borgo S. Dalmazzo (CN) nell'area attrezzata comunale.
12/7/14
Partenza a ritmo lento, tempo nuvoloso, si sale al colle
della Maddalena dove ci becchiamo le prime gocce di pioggia.
Sosta pranzo lungo la D900b, vista lago Serre Ponçon, intanto arriva
la pioggia bella fitta. Percorriamo la D942 costeggiando in parte la
Durance, attraversiamo zona con rocce molto interessanti e bei scorci
sul fiume. Anche il resto del percorso verso Nyons
è bello con piccole gorges sul fiume Aygues e qualche paesino
appeso alla montagna.
Troviamo l'area sosta di Nyons stracolma e quindi dirigiamo verso il
villaggio di Mirabel
aux Baronnies. Area
sosta piccola, tranquilla e gratuita ai piedi del paese che ha belle
vedute sulla valle e scorci caratteristici. Esce anche il sole e in
paese troviamo una pasticceria dove acquistiamo tartellettes à la
creme, più di così! Dopo cena passeggiata per vedere la luna
piena.

13/7/14
Risveglio con sole, giù la moto si va a Vaison
la Romaine in Vaucluse, lasciando temporaneamente la Drȏme.
Giro di Vaison, soprattutto nella Haute Ville medioevale dove sali e
scendi arriviamo fino al Castello. Ripresa la moto andiamo verso Buis
en Baronnies superando i villaggi di Entrechaux con rovine di
castello sul cucuzzolo e Pierrelongue
con il suo caratteristico santuario piazzato appunto su una lunga
(anzi alta) pietra. Buis è un po' deludente, molto bella la piazza
con i caratteristici portici bassi ad arco ma il resto non è
granché. Pranzo a Buis Chez Max a base di salumi e formaggi locali. Sulla piazza c'è
anche un bel mercatino di prodotti artigianali. Ottimo gelato alla …
lavanda, se non lo mangiamo qui dove se no? Rientro passando il Col
d'Ey molto panoramico con vista su vigneti e campi di lavanda
in fiore, davvero uno spettacolo! Sosta a Nyons:
bella piazza e qualche vicoletto caratteristico. Mentre saliamo a
Mirabel comincia a piovere.
14/7/14
Lasciamo Mirabel e ripassando per Nyons saliamo a Grignan,
parcheggiamo ai piedi del paese e arriviamo fino al Castello degli
Adhèmar dove soggiornò la “grafomane” Madame de Sevigné.
Interni molto curati e interessanti (tutto è stato ricostruito e
riarredato nell'800), bei panorami dalle terrazze. Breve giro alla
Cappella Saint-Vincent: presenta vetrate di colore differente secondo i 4
punti cardinali. Nel villaggio molte rose rampicanti e non, di varietà antiche. Pranzo, poi spostamento verso Le-Poët-Laval, passando per Dieulefit. Sosta a Taulignan
(altro villaggio caratteristico).
Arrivati a
Le-Poët-Laval troviamo dopo un paio di giri l'accesso per arrivare
al parcheggio gratuito per i camper che si trova sotto il paese,
raggiungibile a piedi, in una bella zona verde. Il villaggio,
definito uno dei più belli della regione, è in effetti molto carino
con un sacco di scorci caratteristici ma un poco “spento”. Molto
interessante la visita al Museo del Protestantesimo. Rientrati al
camper ci godiamo l'ultimo sole poi cena chez nous con ... carbonara aux herbes fins!
15/7/14
Oggi si va a Suze
la Rousse per visitare un altro castello. Ripassiamo per
Grignan e facciamo una breve sosta a Chamaret
per goderci il panorama dalla sua Torre; dopo acquisto baguette di forno a legna e ottimi dolcetti si
prosegue per Suze. Parcheggio presso il ponte sul fiume Lez.
Pranziamo poi saliamo al Castello: molto restaurato ma bene, ospita
anche l'università del vino con esposizioni a tema. Visita
interessante, ben organizzata, con molte applicazioni multimediali.
Lasciamo Suze, proseguiamo e, passato il Rodano, saliamo da Bourg St.
Andreol lungo la D4 a St. Remèze.
Sosta (gratuita) presso la cooperativa vinicola lungo la D362 a pochissimo
dal villaggio. Prima di scendere nelle gole dell'Ardèche vorremmo fare un giro esplorativo in moto fino al campeggio (punto d'arrivo delle discese in canoa) che abbiamo puntato da casa. Con la moto quindi scendiamo a Vallon Pont d'Arc poi seguiamo
la strada panoramica delle Gorges fino al camping la Rouvière dopo
il Pont d'Arc. La strada interna del campeggio è un po' troppo
ripida e pensando all'uscita in salita con camper e moto dcambiamo idea e prenotiamo al camping du Pont d'Arc, con
blocchi servizi piuttosto vetusti ma ottima posizione e spazi
molto più pianeggianti.

16/07/14
Saliamo con la moto lungo la D362 da St.
Remèze a St.
Montan,
strada molto bella e panoramica con ancora molti campi di lavanda in
fiore. Paesino molto caratteristico ricostruito, come il castello,
negli anni '70. Rientriamo all'area della cooperativa, acquistiamo un
po' di vino e paté poi, ripreso il camper, scendiamo a Vallon
Pont d'Arc.
Chiacchieriamo e progettiamo: non ci rendiamo conto di entrare in
centro paese invece di imboccare la strada esterna verso le Gorges
(in moto siamo andati avanti e indietro...) così per pochi metri
fatti in zona vietata al traffico caravan e autocaravan, ci becchiamo
22 € di multa (praticamente quasi un euro a metro!!). In tanti anni è la nostra
prima multa in Francia... pazienza.
Sistemazione in campeggio,
pranzo poi, attraverso il passaggio privato, scendiamo alla spiaggetta
di Pont d'Arc (arco naturale formato dall'erosione dell'Ardèche).
Affollamento notevole sia a terra che in acqua. Bagnetto poi restiamo a guardare l'andirivieni di
canoe e di gente. Prenotiamo per domani la mini-descente (8km) con
partenza alle 11. Dopo cena scendiamo di nuovo alla spiaggetta: ora è
quasi deserta e l'arco ci mostra tutto il suo incanto.

17/07/14
Si parte per la discesa in canoa, in navetta si va a Vallon dove
preleviamo giubbotti e bidone/contenitore poi a Salavas dove, dopo un breve
briefing, saliamo
in canoa. L'avventura comincia ma non abbiamo fretta. Passiamo le
prime mini rapide poi, trovata una spiaggetta all'ombra, facciamo una
sosta spuntino. Ovviamente sul fiume non siamo soli ma in compagnia
di … centinaia di altre persone. Ripresa la discesa dopo un po'
arriviamo alle rapide Charlemagne e … ci sbilanciamo e in un attimo
la canoa si gira e siamo a bagno. Non siamo gli unici, davanti a noi
altre due canoe fanno la stessa fine, riusciamo a raggiungere
comunque riva senza danno e senza perdere nulla, a parte un paio di
occhiali da sole. Ripartiamo e raggiungiamo senza problemi Pont
d'Arc. Da tanto volevamo fare l'esperienza di passare sotto
l'imponente arco in canoa, una foto di una rivista di qualche anno fa
ci aveva stregato... e finalmente ci siamo!! Sosta alla spiaggetta di
fronte al ns campeggio poi ripresa la canoa facciamo ancora qualche
giro tra grotte e grottine poi arriviamo all'approdo di Chames dove
finisce la mini-descente. Senz'altro il proseguio della discesa è
ancora più bello ma 24 km ci sembrano un po' troppi per noi. Rientro
in fuoristrada al campeggio, siamo molto soddisfatti della nostra
“avventura”. Relax e letture poi prima di cena ancora una
visitina all'arco: splendido nella luce del tramonto.
18/7/14
Oggi con la moto percorriamo tutta la route touristique D290 sostando
a tutti e 11 i suoi belvederi. I panorami sono semplicemente
fantastici, la giornata bellissima quasi fin troppo calda. Arrivati a
St.
Martin
passiamo il ponte sospeso e arriviamo al villaggio di Aigueze molto
carino con ruderi sul fianco scosceso verso l'Ardèche. Pranzo in un
bel ristorante all'ombra dei grandi alberi della piazzetta. Tutto
ottimo soprattutto i dolci (crème brulée con castagne e tarte
citron meringata). Rientro ancora lungo D290, nuvole in
avvicinamento.
19/7/14
Giornata piuttosto nuvolosa ma facciamo comunque un ultimo giro in
moto nell'Ardeche: D245 per La
Beaume,
villaggio costruito sulle sponde del fiume Ardèche, non
raggiungibile con il camper. Anche se il tempo è così così il
paesino e i dintorni meritano la visita, percorriamo anche un tratto
della D4 per attraversare le gallerie del Defilé
scavate nella roccia. Rientro in campeggio con qualche goccia di
pioggia, pranziamo poi nel pomeriggio partiamo, direzione Puy en
Velay. Percorriamo D5799 e N102. Sosta notte a Thueyts,
caratteristico villaggio di case costruite in pietra vulcanica nera
con un suggestivo belvedere sul Ponte del Diavolo. Area comunale
gratuita presso campo sportivo. Nella notte comincia a piovere e
continuerà fino all'indomani.

20/7/14
Partiamo sotto la pioggia che ben presto diventa diluvio tanto da
costringerci a fermarci per la ridottissima visibilità. Si riparte
lungo la N102 che, sarebbe molto panoramica ma, noi la percorriamo
quasi nella nebbia e solo passato il colle
de la Chavade
(1266 m.) rivediamo un poco di cielo azzurro. Scendendo verso Le
Puy en Velay
ritroviamo la pioggia e il cielo coperto. Nel pomeriggio, armati di
ombrelli, iniziamo l'esplorazione di Le Puy. Visitiamo la Chapelle
St. Clair e arriviamo alla Cattedrale, molto bella e imponente con un
magnifico interno. Sotto il porticato è in corso un concerto di
corni con canti alpini: molto suggestivo. Dopo una sosta all'ufficio
del turismo passeggiamo nella città bassa, molto diversa ma, comunque interessante. Visita alla chiesa gotica di St.
Laurent poi torniamo al camper. Notte nel parcheggio camper (sosta
solo 24h).

21/7/14
Tempo ancora nuvolo decidiamo comunque di fare la salita alla rocca
della Cappella di St. Michel: molto suggestiva con decori di pietra
policroma, interessante anche il filmato che si può visionare nella
sala sottostante la Cappella. Lasciamo Le Puy per entrare nella
regione del Cantal, prima però ci fermiamo a pochi chilometri per
visitare la fortezza di Polignac,
costruita su un basamento di lava e circondata da falesie. La rocca è
il risultato, come Le Puy, dell'esplosione di un vulcano all'interno
di un lago. Il vasto perimetro della fortezza, un tempo completamente
ricoperto di costruzioni, oggi ospita alcune rovine, l'imponente
torre-residenza ed ampi spazi erbosi. Salendo i 150 gradini della
torre, nonostante le nuvole continuino il loro andirivieni, si ha una
magnifica vista tutt'intorno. Percorriamo ancora la N102 poi D588 e
N122 fino a Murat dove arriviamo con un quasi
sole! Area sosta comunale vicino stazione. Passeggiamo per il
villaggio: ancora case di pietra scura con caratteristiche torrette
coperte da tetti conici. Murat
non è solo medioevale, ci sono infatti anche alcuni begli edifici
stile Renaissance. Ufficio turistico centrale e ben fornito. Ottimi
acquisti di formaggi e dolcetti, siamo sulla Route des Fromages.
22/7/14
Mattinata in giro per la fiera artigianale e in visita alla Maison de
la Faune: museo di fauna varia (soprattutto insetti e farfalle). Interessante soprattutto perché collocato in un bell'edificio del XVI
secolo con scale a chiocciola, torrette, soffitti con travi di legno
decorato ed enormi camini.
Nel pomeriggio con la vespa saliamo al
colle di Peyrol (tempo variabile ma, se aspettiamo il sereno...
finiscono prima le vacanze) per raggiungere l'antico vulcano Puy
Mary. Il dislivello da percorrere a piedi è di 200 m. (dai 1580 del colle
ai 1783 della cima del Puy), la salita è a gradoni di cemento e poi
di legno. Nonostante la giornata non perfetta la vista è abbastanza
aperta e l'aria molto frizzantina, intorno al sentiero di salita
fioriture bellissime e molto varie tra cui predomina il giallo della
genziana. Breve sosta al belvedere sulla cima spazzato da un forte
vento poi scendiamo per riscaldarci e rifocillarci alla locanda del
colle. Vin chaud e fettona di torta ai mirtilli gustata mirando il
Puy.
23/7/14
Ancora un risveglio con tempo uggioso, lasciamo Murat; D3 poi,
superata Riom es Montagne, D922 breve sosta a Bort
les Orgues
dove ci accontentiamo di ammirare da lontano le formazioni rocciose
che formano le cosiddette canne d'organo. Tra nuvole, nebbia e
pioggerella superiamo il paese di Mont
Dore
e il colle de la Croix
Morand,
arriviamo a Murol
dove, causa fiera, peniamo un po' per trovare parcheggio. Passeggiata
per il paese e per la fiera artigianale. Tempo sempre piuttosto
incerto decidiamo quindi di fare in camper il giro ad anello previsto
in moto: villaggio di Besse
et St.Anastaise, molto suggestivo ma anche molto turistico; chiesa romanica di St.
Nectaire,
molto bella e luminosa con capitelli scolpiti e dipinti; lago
di Chambon,
dove ci fermiamo all'area sosta a pagamento de la plage ovest.

24/7/14
Risveglio con il sole! Giù la moto si parte per il Puy
du Sancy.
Raggiungiamo Mont Dore dove con la cabinovia si sale in 4 minuti da
quota 1350 a 1790 m. Poi a piedi 860 gradini di legno per arrivare a
1886 m. Itinerario super panoramico con viste sulla caldera
dell'antico vulcano (10 volte più grande del Vesuvio), erosa dai
ghiacciai con picchi e punte di roccia vulcanica che spuntano tra il
verde intenso della vegetazione. La fioritura, come sul Puy Mary è
eccezionale: viole di tante varietà, margherite, genziana, digitale,
ranuncoli e … dovrebbe esserci anche un tipo di pianta carnivora
che però non abbiamo avvistato! Saliamo passo passo lungo la
gradinata, c'è molta gente che sale e scende si crea così un
effetto serpente che fa molto “muraglia cinese”. In cima
scrutiamo l'orizzonte a 360° per vedere quanto illustrato dal
pannello orientativo, si dovrebbe individuare anche il Monte
Bianco... forse l'abbiamo visto o forse ci è sembrato... comunque la
direzione è quella. Percorriamo poi una parte dei sentieri che si
diramano dalla cima per godere ancora di altre viste eccezionali:
bello, bello, bello. Tornati alla cabinovia recuperiamo le energie
con un ottimo pranzo in terrazza: pollo alla vinaigrette, truffade de
montagne e tartellette ai lamponi. Intanto l'andirivieni sulla cima
continua: il popolo delle formiche
sale
e scende. Tornati a valle riprendiamo la moto e torniamo sul lago,
dopo una sosta al villaggio di Chambon per ammirarne la piccola
chiesetta, dove ci godiamo un ultimo sole.
25/7/14
Spostamento di pochi chilometri nella zona del Puy de Dȏme.
Breve sosta alla Basilica di Orcival
(sito interessante ma non eccezionale) poi raggiungiamo Orcines
che abbiamo scelto come base per visitare gli ultimi “vulcani” e
Clermont- Ferrand. Ad Orcines campeggio municipale nel verde, con
servizi vecchiotti ma, molto ben tenuti. Appena installati comincia
(di nuovo!!!) a piovere, oggi giornata persa: le nostre mete sono
quasi tutte all'aperto quindi... Verso sera smette e facciamo così
una passeggiata in paese distante circa un km.
26/7/14
Risveglio con un poco di sole, giù la moto e andiamo a prendere il
treno panoramico che sale al Puy
de Dȏme,
il più alto di tutta la catena. Mentre il treno sale salgono, aihmé,
anche le nuvole. Riusciamo ad arrivare alla stazione di arrivo e poi
a piedi raggiungiamo l'Espace Mercure (dedicato al tempio romano di
Mercurio) e all'Osservatorio Meteorologico (che non si visita) e zac!
ecco arrivare nuvole e nebbia. Ben presto la visibilità si riduce a
pochi metri: rischiamo di non vedere i nostri piedi, altro che
panorama sui vulcani! Facciamo un giretto nel negozio di souvenir e
nella Maison du Site poi decidiamo di uscire di nuovo e percorrere
tratti dei vari sentieri sperando in una schiarita. Passeggiamo
lungo il sentiero dei "pellegrini", dei "curiosi" e dei "conquistatori" e
finalmente per qualche decina di minuti riusciamo a vedere il
panorama dei vulcani: il Puy de Come
con il suo interno verde chiaro e i fianchi coperti dalle foreste, il
Puy de Pariou con il sentiero che lo percorre fino in cima e poi
qualche veduta verso Clermont – Ferrand e Orcines poi tutto si
chiude e l'Osservatorio scompare nuovamente alla vista e inizia la
pioggia. Scendiamo ancora con il treno a valle dove fa la sua
ricomparsa il sole. Siamo parzialmente soddisfatti del nostro giro e
ci consoliamo pensando che potevamo non vedere, causa nebbia, niente
del tutto. Nel pomeriggio andiamo al vulcano
Lemptegy

cava in disuso, di pozzolana e altri materiali vulcanici, trasformata
in attrazione turistica e centro studi. Prenotiamo l'ultima visita
alle 16.30 con il trenino e, nell'attesa, visitiamo il piccolo ma
interessante museo/esposizione. Iniziamo il giro con un filmato in
3D: effetti terremoto e esplosione di lava in miniera, molto
suggestivo e divertente tranne … la fuga di topi ... troppo realistica
per i miei gusti. Anche con gli occhi chiusi li sentivi … muovere.
BleaaaHHH! Si parte poi con il trenino, inizia a piovigginare meno
male siamo al coperto. Percorso praticamente dentro il fondo del
cratere le cui pareti sono state scavate per estrarre vari materiali
da costruzione e da pavimentazione. Colori rossastri, neri e grigi
che contrastano con il verde chiaro dei licheni e del resto della vegetazione.
L'autista/animatore illustra le varie epoche
del cratere e le lavorazioni della cava, facciamo anche un paio di
soste per poter passeggiare tra le rocce vulcaniche. Il tour termina
passando dal vecchio impianto di smistamento dl materiale e con un
altro filmato in 3D che illustra la formazione della catena dei Puys e
la nascita del Vulcano di Lemptegy, molto coinvolgente e ben
realizzato. Una giornata molto piacevole ed interessante (souris a
parte!), sia al Puy de Dȏme
che al Vulcano di Lemptegy siamo andati in moto ma ci sono in
entrambi ampi parcheggi adatti ai camper.
27/7/14
Oggi andiamo, in moto, a Clermont
– Ferrand.
Dopo breve sosta a Royat: chiesa romanica e grotta delle lavandaie arriviamo in città,
parcheggiamo dietro place de Jaude e saliamo rue de Gras fino ai piedi dell'imponente cattedrale di Notre Dame, costruita in stile
gotico utilizzando la pietra nera dei vulcani. L'esterno stupisce per
la maestosità ed il colore scuro mentre l'interno, con alte colonne
ed arcate, è pieno di colore grazie alle bellissime vetrate.

Particolare l'abside con un deambulatorio e cinque cappelle intorno a
raggiera (alcune affrescate e tutte con belle vetrate). Anche
le vetrate moderne a fianco dell'ingresso sono molto suggestive.
Pranziamo in rue des Chaussetiers nelle cantine di un'antica casa
medioevale del 1513. Il ristorante si chiama proprio 1513, anno della
costruzione dell'edificio. Mangiamo ottime galettes (tipo di crêpe)
con formaggi locali e dolci in un ambiente deliziosamente antico
poi, per smaltire, passeggiamo fino alla fontaine d'Amboise (gotica
con aggiunte rinascimentali) e fino a Notre Dame du Port (inteso come
quartiere di commercio e mercato) è una chiesa di stile romanico, quindi molto più semplice e lineare rispetto alla cattedrale ma, molto bella e suggestiva. Tra viuzze e stradine torniamo
alla moto per spostarci a Monferrand, la parte medioevale della
città, in realtà due nuclei ben distinti: Clermont appare più
attiva e vivace mentre Monferrand sembra più degradata e poco
vissuta. Qualche bell'edificio a graticcio e una chiesa interessante che però avrebbe bisogno di un bel restauro. Rientrati al campeggio di
Orcines mettiamo su la moto e ci prepariamo alla partenza di domani.
28/7/14
Risveglio con pioggia, partiamo direzione Volvic
lungo la D943. Arrivati nella cittadina, celebre per le sue acque
minerali, visitiamo il centro info e la sorgente dell'acqua Volvic poi
due passi in paese: ancora un centro storico di pietra nera con una
chiesa romanica con suggestive vetrate. Sosta pranzo mentre la
pioggia aumenta: facciamo ciao al castello di Tournoel e dirigiamo
verso Riom
D986. L'area sosta camper non è vicina al centro, ma visto che per
il momento non piove, ci facciamo una passeggiata: mentre stiamo
ammirando la Tour dell'Horloge inizia l'ennesimo temporale. Visita
della bella Collegiata di Notre Dame dove troviamo un'altra madonna
nera. Molto bella anche la chiesa dedicata a St. Aimable.
Non restiamo per la notte a Riom ma ci spostiamo a Lezoux (D906-
D2089) nell'area sosta del museo della ceramica. Molto tranquilla.
29/7/14
Oggi completiamo il giro tornando verso Puy en Velay, prima però
facciamo sosta al castello medioevale di Aulteribe, ristrutturato nell'ottocento per farne una dimora
romantica. E' splendidamente arredato infatti gli ultimi castellani
erano collezionisti di mobili di antiquariato. Risultato: uno
dei castelli meglio ammobiliati dell'intera Francia. Sosta ad Ambert
dove visitiamo la Maison de la forme d'Ambert (formaggio a latte
crudo molto molto buono). Giro in paese: ancora case a graticci ed
una bella chiesa gotica. Sosta notte all'area camper di Arlanc
paesino tra la Dore e la Dolore. Fortunatamente, nonostante le piogge, la situazione
dei due fiumi è sotto controllo!

30/7/14
Proseguiamo lungo la D906 fino a La
Chaise Dieu per visitare la Collegiale St. Robert: abbazia benedettina –
circestense dove si trova la splendida chiesa abbaziale, celebre per
la sua particolare “danza macabra”. Guida con spiegazioni solo in
francese ma molto interessante. Molto particolare la stanza dell'Echo
che ci sorprende con la sua particolare ed incredibile acustica: non
un semplice eco ma la trasmissione del suono di parole sussurrate da
un angolo all'altro a distanza di metri!!! Metodo usato per
confessare i lebbrosi senza essere a contatto con loro.
La Chaise
Dieu è anche celebre per i funghi e visto che siamo in stagione non
perdiamo l'occasione di acquistarne un po'. Verso Puy en Velay
ritroviamo la nebbia continuiamo quindi l'avvicinamento a casa
andando verso Valence (D15- D532) molto verde, immense foreste e bei
villaggi. Sosta a Lamastre per info treno a vapore che parte da
Tournon
sur Rhȏne;
raggiunte le sponde del Rodano, dopo aver prenotato per telefono il
giro in treno per l'indomani, saliamo alla Gare St.Jean. Grande
parcheggio con possibilità di sosta notte che infatti trascorriamo
in compagnia di altri 3 mezzi.

31/7/14
Risveglio con sole e cielo azzurro, arriviamo in stazione più che
puntuali (siamo a due passi) ed assistiamo così a tutti i
preparativi della locomotiva a vapore. Finalmente si parte sbuffando
e soffiando lungo le Gorges
du Doux. Il panorama è bello anche se non eccezionale, il mezzo di locomozione
invece è molto affascinante … anche il fumo che a tratti ci
raggiunge è … poetico! Mezz'ora circa di tragitto poi si fa
retromarcia, con una particolare manovra la locomotiva ruota su se stessa e si torna indietro. Giro molto bello e con il sole: straordinario.
Si continua la strada verso casa, superiamo Valence e lungo la D111
anche Crest e Die. Nel tardo pomeriggio arriviamo a Barcelonette,
siamo un po' cotti e decidiamo di fermarci nell'area camper, il tempo
è tornato variabile: tuona con il sole!
1°/8/14
Da Barcelonette scendiamo, passato il colle della Maddalena, a
Bersezio
dove troviamo un po' di sole. Bella passeggiata che si conclude però
con l'arrivo di un nuovo temporale. In serata ancora acqua a
catinelle.
2/8/14
Rientro a casa con tempo ancora molto variabile.
INFO
Autocaravan: Mansardato Dueerre Start 310 (lungh. m. 6,60- altezza m. 3,40) - Km percorsi: 1800
Moto: Vespa 125 - Km percorsi: 400
Mappe: Francia Sud 725 Michelin - Auvergne IGN 2014
Guida: Lonely Planet - Francia Meridionale - ed.2011
Siti utili: http://www.france-voyage.com/
Nessun commento:
Posta un commento